Scontro Zaia-Crisanti: "Mi dimetto"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Scontro Zaia-Crisanti: “Mi dimetto”

Luca Zaia

Il famoso virologo dell’Università di Padova Crisanti decide di dimettersi dopo lo scontro con il governatore Zaia.

L’inchiesta sui tamponi rapidi in Veneto e le ultime intercettazioni rivelate hanno portato il virologo Andrea Crisanti, senatore del Pd, a dimettersi dall’università di Padova. Il professore di Microbiologia si è scontrato con il presidente del Veneto Luca Zaia e i vertici della sanità regionale per la questione del ricorso diffuso da parte della regione ai test antigenici negli ospedali e nelle Rsa.

A scatenare lo scontro sono state le intercettazioni rivelate dalla puntata di Report su Rai 3 di ieri effettuate dalla Procura di Padova che ha indagato Roberto Rigoli, ex direttore del laboratorio di microbiologia di Treviso, e Patrizia Simionato, dg di Azienda Zero. I due devono rispondere di falso ideologico e di turbata libertà di scelta del contraente. Secondo l’accusa Rigoli non processava adeguatamente i tamponi.

Per Crisanti i test antigenici Abott acquistati dalla Regione Veneto nell’estate del 2020, tra la prima e la seconda ondata, sarebbero stati poco affidabili, circa al 70%,mentre per Rigoli la corrispondenza “è sovrapponibile nella totalità dei campioni esaminati”. Lo scontro tra Zaia e Crisanti avviene proprio sui test. Il virologo ha accusato le decisioni prese dalla regione durante la pandemia mentre i vertici della sanità veneta difendono da parte loro la correttezza delle proprie decisioni.

Luca Zaia
Luca Zaia
Leggi anche
Berlusconi e il sogno rimasto immutato dal 1994

Il virologo si dimette dall’Università dopo la pubblicazione delle intercettazioni

“La strategia della Regione del Veneto, tesa al perseguimento dell’obiettivo ultimo di prevenire il più possibile contagi, ricoveri e decessi – si afferma in una nota- si è sempre fondata, fin dalle prime fasi dell’emergenza pandemica, su indicazioni tecnico-scientifiche di livello internazionale e nazionale”. Mentre Andrea Crisanti attacca Zaia dopo la pubblicazione delle frasi intercettate da Report. “Sto valutando con il mio avvocato se in queste dichiarazioni si possa ravvisare un’ipotesi di reato e se così fosse inseguirò Zaia fine alla fine del mondo, e con tutti i mezzi a mia disposizione, per inchiodarlo a qualsiasi responsabilità dovesse emergere”.

Nel frattempo il senatore ha deciso di dimettersi dall’Università di Padova, di cui dirigeva il laboratorio di Microbiologia e Virologia. La decisione è legata sia alla diffusione delle intercettazioni sia all’indagine in corso sui tamponi rapidi. In un’intervista con Il Corriere del Veneto, Crisanti ha commentato le parole di Zaia che in una telefonata parlava di portare “allo schianto” il virologo. “È l’orchestratore di una campagna di diffamazione e discredito nei mie confronti, nonostante io abbia lavorato per la Regione e abbia preso posizioni decise proprio per salvaguardare la Regione stessa e soprattutto i pazienti e i cittadini del Veneto”, ha detto Crisanti, affermando che anche in altre occasioni Zaia ha parlato di lui al telefono “con fare intimidatorio”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Gennaio 2023 11:28

Berlusconi e il sogno rimasto immutato dal 1994

nl pixel